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Le tue idee hanno un timbro più forte se vengono espresse dalla voce degli altri

(c) lorenzo barbieri - 14/03/2012

In una società dove tutti urlano, dove se non sei un tronista non sei nessuno, dove la politica è diventata un ammasso informe di melma urlante (salvo le dovute eccezioni), può sembrare che “chi vusa pusè la vaca l’è sua”, e invece non sempre è così.

Se noi urliamo la gente si stancherà di starci a sentire. Se sono gli altri a dare fiato alle nostre idee, si spargeranno incontenibili.

E non è questione dei social network, e non è questione di usare “trucchi mentali Jedi” per convincere gli altri contro voglia.

E’ questione che se i valori ci sono, se li si fa vedere alla gente la gente li farà suoi.

Se i valori non ci sono, si deve cercare di tirar fuori i punti di forza, ma non si deve far finta di niente sulle debolezze. Non siamo tutti uguali, ci sarà sempre qualcuno che vedrà il nostro punto e lo farà suo.

Naturalmente il tutto vale anche al contrario. Non si può usare gli altri solo come megafono delle proprie idee. Bisogna ascoltare le loro, bisogna accettarle per quello che sono, prenderne il meglio e fare quello che possiamo per diffondere la parte migliore.

Non siamo nessuno se guardiamo gli altri dall’alto in basso di una falsa consapevolezza. Se invece saliamo insieme la scalinata, arriveremo in cima più velocemente.

Questo è l’ultimo post della serie che ho iniziato il 25 febbraio, ma non è detto che non ce ne siano altri. I valori si modificano, si creano, si distruggono, si “muovono” esattamente come noi ci muoviamo nella vita.

Tags: Valori

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