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Perchè *continuo* a “essere” il Genio del Male

(c) Lorenzo Barbieri - 24/09/2009

Quando ero in ObjectWay e andavo a trovare i clienti con Elena, che si occupava della parte commerciale, capitava spesso che qualcuno mi dicesse “ma io ti conosco, tu sei il GenioDelMale” (tuttoattaccato… 😊) e che Elena facesse sempre delle strane facce…

Ci abbiamo scherzato su tanto, soprattutto quando parlavamo con i clienti con cui andavamo “particolarmente d’accordo”…

 

Quando sono entrato in Microsoft ho pensato varie volte se era il caso di “abbandonare” www.geniodelmale.info e di passare “baracca e burattini” sul blog di MSDN.

Oggi scrivo spesso sul blog di Team, ho creato un blog su Visual Studio e Team Foundation Server (e ho faticato parecchio a dargli un’identità, tant’è che non è ancora ben definita), ma non ho lasciato questo blog.

Non so se va bene per la mia immagine “pubblica” mettere www.geniodelmale.info come indirizzo del blog nelle slide fatte come Developer Evangelist Microsoft, anche se finora nessuno me l’ha mai impedito… 😊

Non so se va bene per la mia immagine “pubblica” il tenore di certi commenti ai post, oppure il tenore di certe cose che metto su Facebook…

Non so se la mia “immagine pubblica” un giorno mi metterà in cattiva luce da un cliente, durante una conferenza, o in qualche altra situazione lavorativa.

Non ci voglio pensare, anche perchè, a parte qualcuno che mi ha chiesto se per caso facessi parte di qualche strana setta 🤨, alla fine è sempre stato un modo per “sciogliere il ghiaccio”…

 

Però… a volte penso che mi serve anche un altro spazio. Uno spazio più sobrio, più “strutturato”, un posto più “statico”.

E’ per questo che sto lavorando per “riutilizzare” l’altro mio dominio, www.lorenzobarbieri.info che al momento è “parcheggiato” sul vecchio blog in Inglese che avevo su VSTSRocks. In quel dominio metterò il CV, i link a Slide, etc… un po’ come fa Raf

 

Lo farò come al solito a modo mio. Non sarà “una pagina corporate”, non è il mio stile. Anche perchè non si è “professionali” solo con lo sfondo “soft” e senza le faccine. Non credo che si misuri la professionalità dall’apparenza di un sito. Io non “vendo” siti, anzi, devo ricorrere sempre ai favori di Lucia o di altri amici per farmi aiutare…

Quindi… ci sarà il GenioDelMale, e ci sarà Lorenzo (non ancora… 😊), ma alla fine saremo la stessa persona, vista da due lati diversi.

Lo spunto di questo post me l’ha dato il grande Jeff Atwood, in un post di un po’ di tempo fa che terminava così:

It's a shame that this misguided sense of professionalism is sometimes used as an excuse to put up weird, Orwellian communication barriers between yourself and the world. At best it is a facade to hide behind; at worst it encourages us to emulate so much of what is wrong with large companies. Allow me to paraphrase the simple advice of Elmore Leonard:

If it looks corporate, change it.

The next time you find yourself using professional text, or professional stock images, consider the value of this "professionalism". Is it legitimately helping you communicate? Or is it getting in the way?

Il post si intitolava “If It Looks Corporate, Change It“, ed è il riassunto (come capita spesso) di cose che penso da tempo. Si vede da come scrivo su MSDN, da come parlo alle conferenze e da come parlo ai clienti. Senza troppe remore, senza troppi “filtri offuscatori”.

E’ così che mi piace.

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