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Azione o pensiero

(c) Lorenzo Barbieri - 17/09/2009

A costo di sbagliare, io sono per l’azione. Sono un ingegnere, una volta che ho il 70% delle informazioni necessarie, e una probabilità di riuscita superiore al 50% mi butto… a costo di prendere delle facciate tremende. Non devo avere tutto chiaro al 100%… anche perchè le cose cambiano troppo in fretta.

A costo di rifare il lavoro tre volte, fino a quando non mi soddisfa pienamente… ma partendo da quello che non mi piaceva, con iterazioni continue.

Nella vita, nelle amicizie, nelle slide che preparo, nel codice che scrivo (e che scrivevo, quello di produzione… che ultimamente mi manca un po’), nelle cose che faccio…

Ultimamente una delle cose che mi piacciono poco sono i “Signor NO!”, perchè non si fa, non si usa, non serve… boh… io faccio, faccio in modo che si usi… che serva… una volta va bene, una volta va male… ma almeno ho un sacco di “volte” in più… almeno fino a quando avrò del tempo da investire.

Da dove mi arrivano questi pensieri? Dall'ennesimo post capolavoro che ho letto, e che termina così:

While I think what the mind can concieve, the body can achieve, I also think that results continuously inform the mind of what’s possible.  When I see somebody stuck because they didn’t just try something, I simply laugh to myself, "ah, describer."

Vi consiglio di caldamente di leggerlo tutto: Describers and Doers

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